COMUNICATI STAMPA

COMUNICATI STAMPA2018-06-07T17:07:33+02:00

Obbligatorietà vaccinale

Per leggere e scaricare in formato pdf il comunicato clicca qui comunicato stampa SIM – 22.05.17. La Società Italiana di Microbiologia condivide e appoggia pienamente la decisione del Governo e del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di approvare il decreto legge sull’obbligatorietà della vaccinazione per l’accesso al sistema scolastico.

L’introduzione dell’obbligatorietà della vaccinazione è, oggi, una misura necessaria, tenuto conto dello stato di emergenza del nostro Paese, generato dal preoccupante e calante trend delle coperture vaccinali” dichiara la Prof. A.T. Palamara, presidente della SIM, che aggiunge “le Istituzioni stanno così garantendo che il diritto all’istruzione non escluda il diritto alla salute”.

Nel decreto, che entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico, sono elencate le 12 vaccinazioni obbligatorie (anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti Haemophilus influenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella) che vanno comunque somministrate secondo le indicazioni del Calendario relativo al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente. Inoltre, sono state stabilite le misure che verranno adottate in caso di violazione dell’obbligo. Di fatto, saranno previste sanzioni per i genitori fino a 7.500 euro e la segnalazione al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale. Chiaramente, l’obbligatorietà non vige ove sussistano specifiche condizioni cliniche, documentate dal medico di medicina generale o dal pediatra, che comportino un pericolo per la salute del bambino.

Il ruolo del microbiologo, e in generale della comunità scientifica, è fondamentale per educare la popolazione alla cultura della vaccinazione. La SIM, pertanto, condividendo la posizione dell’Istituto Superiore di Sanità sostiene che siano le evidenze scientifiche a dover guidare il singolo alla scelta attiva della vaccinazione e darà di certo seguito e risonanza alla campagna di sensibilizzazione che il Ministero della salute avvierà a partire dal 1° giugno 2017, come menzionato nel decreto sopra citato.

La SIM, infine, associa la propria voce a quella delle Istituzioni e delle altre società scientifiche nazionali, ricordando che grazie alla vaccinazione, oggi, gravissime malattie infettive sono state eradicate del tutto o vengono efficacemente prevenute, evitando diverse migliaia di decessi ogni anno e sottolinea come l’introduzione dell’obbligatorietà è al momento uno strumento indispensabile per riportare ad un livello ottimale lo stato di copertura vaccinale nel nostro Paese.

Il primo isolamento in Italia di un coronavirus

La Società Italiana di Microbiologia (SIM) e la Federazione delle Società Italiane di Microbiologia (FeSIM) comunicano che il primo isolamento in Italia di un Coronavirus (il virus ad oggi ritenuto il maggiore agente eziologico della SARS) è avvenuto nel laboratorio di microbiologia clinica dell’ospedale S. Raffaele di Milano, ad opera dell’équipe diretta dal nostro consocio Massimo Clementi, professore ordinario di microbiologia.Di tale isolamento è stato immediatamente informato il Ministero della Salute, così come previsto dalla legislazione vigente, ed il ceppo è stato messo a disposizione dei Colleghi dell’Istituto Superiore di Sanità per eventuali ulteriori indagini microbiologiche.

Al di là dell’indubbio valore scientifico della scoperta, riteniamo comunque che tale isolamento non debba creare ingiustificati allarmismi: in Italia, infatti, come in altri Paesi europei, sono riportati solo casi di importazione, rimanendo ad oggi una nazione non a rischio di diffusione epidemica.

Peraltro già dalla comparsa del primo caso di SARS, la SIM con le altre Società federate (AMCLI: Associazione Microbiologi Clinici Italiani, SIMMOC: Società Italiana di Microbiologia Medica Odontoiatrica e Clinica, ecc.), in sintonia con l’Istituto Superiore di Sanità e rispettando le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha monitorato l’evoluzione di tale patologia, d’intesa con i principali laboratori italiani di microbiologia clinica specializzati in diagnostica virologica.

Dobbiamo perciò esternare disagio per l’arida ed inutile polemica sollevata da alcuni operatori del laboratorio di microbiologia dell’ospedale Sacco di Milano, diretto da Maria Rita Gismondo, professore associato di microbiologia, polemica ancor più inutile ove si consideri che già molti laboratori di microbiologia medica, dislocati sul territorio nazionale, sono da tempo in grado di analizzare microbiologicamente un caso clinico di sospetta o probabile SARS grazie ad un test basato su una tecnica di biologia molecolare (altamente specifico e di buona sensibilità) che viene gratuitamente fornito, a richiesta, dalla ditta produttrice.

Da sottolineare inoltre che esiste per tutti i laboratori la possibilità di accedere al sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ed ottenere online tutte le indicazioni ed i protocolli diagnostici accreditati.

Esprimiamo, quindi, la nostra meraviglia nel constatare che una distorta informazione possa far credere che ciò che tutti i laboratori di virologia sono già in grado di fare venga attribuito ad un solo specifico laboratorio: quello dell’ospedale Sacco. Senza voler togliere nulla alla professionalità degli operatori del laboratorio del Sacco, ci auguriamo che i mezzi d’informazione (giornali, radio e televisione) vogliano interpellare quegli organi istituzionali rappresentati dalle Società scientifiche sopra citate e soprattutto l’Istituto Superiore di Sanità quando desiderano avere notizie certe e scientificamente valide e non enfatizzate, poiché riteniamo che i risultati della ricerca debbano trovare convalida da parte della comunità scientifica prima di essere ampiamente pubblicizzati in maniera distorta.

Informiamo inoltre che la SIM collabora attivamente con la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) per quanto riguarda la messa a punto delle linee guida cui devono attenersi i medici di medicina generale, che rappresentano valide sentinelle nel primo impatto con la SARS.

La Giunta e il Consiglio direttivo
della SIM e della FeSIM

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