Anticorpo anti-S.aureus coniugato con un antibiotico: come eliminare le forme intracellulari

Nature-Microbiology

I ceppi meticillino-resistenti di Staphylococcus aureus (MRSA) possono avere la capacità di “nascondersi” in serbatoi intracellulari ed essere così protetti dall’azione degli antibiotici. Per superare questa barriera gli autori di questo articolo, pubblicato su Nature [527(7578):323328 November 2015], hanno sviluppato una nuova strategia basata su un anticorpo-antibiotico coniugato (AAC). L’anticorpo si lega agli acidi teicoici della parete cellulare di S. aureus , e l’internalizzazione dei batteri AAC-opsonizzati consiste nella rimozione, da parte delle proteasi dell’ospite, del linker tra l’anticorpo e l’antibiotico, liberando così l’antibiotico nella sua forma attiva. Una singola dose di AAC è risultata efficace e superiore all’utilizzo di vancomicina in un modello murino di batteriemia. Questi risultati sono chiaramente preliminari, ma confermano la possibilità di utilizzare anticorpi per sfruttare antibiotici già esistenti.

Fonte: http://www.nature.com/nature/journal/v527/n7578/full/nature16057.html

A cura di Simona Purrello

Di |2016-01-04T09:51:45+01:0004/01/2016|
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