Identificata una nuova specie patogena che causa la malattia di Lyme

CDCPreventionIl CDC (Centers for Disease Control and Prevention) in collaborazione con la Mayo Clinic e diverse Autorità sanitarie statunitensi ha riportato la scoperta di una nuova specie batterica, chiamata Borrelia mayonii, che causerebbe la malattia di Lyme.

Fin adesso la specie Borrelia burgdorferi era stata l’unica responsabile di questo tipo d’infezione.

I ricercatori si sono insospettiti a causa dei risultati insoliti dei test di laboratorio di sei persone affette da malattia di Lyme e pubblicati in questi giorni sulla rivista Lancet Infectious Diseases.

Le informazioni ricavate dai primi sei pazienti suggeriscono che la malattia causata da B. mayonii è simile a quella causata da B. burgdorferi, ma con alcune differenze.

Come B. burgdorferi, B. mayonii causa febbre, mal di testa, eruzioni cutanee, dolore al collo TheLancetnelle prime fasi di infezione (pochi giorni dopo l’esposizione) e artrite nelle fasi successive d’infezione (settimane dopo l’esposizione). A differenza di B. burgdorferi, tuttavia, B. mayonii è associata a nausea e vomito, eruzioni cutanee più diffuse e una maggiore carica infettiva nel sangue.

I ricercatori ritengono che, come B. burgdorferi, B. mayonii si trasmetta all’uomo attraverso la puntura di una zecca infetta. I siti probabili di esposizione per i pazienti, descritti nell’articolo del Lancet Infectious Diseases, si trovano nel centro nord del Minnesota e nel Wisconsin occidentale.

I risultati dei casi descritti fin ora indicano che i pazienti con infezione da B. mayonii risultano positivi al test comune per la malattia di Lyme e che l’identificazione specifica dell’organismo può essere effettuata tramite PCR. Inoltre, i pazienti sono stati trattati con successo con gli antibiotici comunemente usati per la malattia di Lyme causata da B. burgdorferi.

In ogni caso, per ridurre il rischio di punture di zecche e della malattia, il CDC raccomanda di:

  • evitare le zone boschive e con erba alta;
  • usare repellenti per insetti quando si è all’aperto;
  • utilizzare prodotti che contengono permetrina sui capi di abbigliamento;
  • effettuare un bagno o la doccia prima possibile al rientro in casa;
  • effettuare una verifica su tutto il corpo dopo aver trascorso del tempo all’aperto;
  • esaminare la pelle degli animali domestici, poiché le zecche possono entrare in casa con loro.

Per consultare l’articolo clicca qui http://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(15)00464-8/fulltext

A cura di Simona Purrello

Di |2016-03-06T19:18:47+01:0006/03/2016|
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