La composizione del microbiota intestinale correla con una maggiore protezione verso l’infezione da Salmonella enterica

Salmonella enterica Serovar Typhi (S.Typhi) , agente eziologico della febbre tifoide, colpisce da 11,9 a 26,9 milioni di individui l’anno, soprattutto nei Paesi non industrializzati e tra i viaggiatori.

Uno dei principali vaccini, ampiamente disponibile, è il Ty21a, un vaccino orale vivo attenuato che induce sia l’immunità umorale che la risposta immunitaria cellulo-mediata (CMI). Si ritiene che gli anticorpi locali e sistemici contro gli antigeni di S. Typhi siano attivi contro i bacilli tifoidi localizzati in ambito extracellulare, mentre la risposta CMI giochi un ruolo importante nell’eliminazione di S. Typhi quando si trova in ambiente intracellulare.

I ricercatori della University of Maryland School of Medicine, in uno studio pubblicato su mBio, hanno evidenziato che la presenza di particolari microrganismi nel microbiota intestinale umano è associata ad una protezione dalle infezioni da S. Typhi.  Lo studio ha caratterizzato la composizione (16S rRNA) e la funzione (RNA-seq) del microbiota intestinale umano dopo l’immunizzazione con vaccino e la successiva esposizione a Salmonella enterica serovar Typhi wild type.

3L’analisi meta-trascrittomica dei campioni ha rivelato due modelli stabili di espressione genica: uno dominato da trascritti di Methanobrevibacter (batteri metanogeni) ed uno costituito da diversi generi del phylum Firmicutes. L’immunizzazione con uno dei due vaccini vivi attenuati contro S. Typhi aveva effetti minimi sulla composizione o sulla funzione del microbiota intestinale. Lo studio ha evidenziato, però, che i soggetti che ospitavano la comunità metanogena mostravano un rischio inferiore di sviluppare sintomi di malattia tifoide dopo l’esposizione a S. Typhi wild type.

Inoltre, i ricercatori hanno evidenziato che nei soggetti che non sviluppavano i sintomi della malattia, i geni codificanti proteine antiossidanti, proteine dell’omeostasi del metallo e di trasporto e proteine dello shock termico erano espressi ad un livello più alto sia al baseline che dopo l’esposizione a S. Typhi. Questi dati hanno portato gli studiosi a ipotizzare che differenze funzionali relative al potenziale redox e all’omeostasi ionica del microbiota intestinale possano avere un impatto sugli esiti clinici della malattia tifoide in seguito all’esposizione a S. Typhi wild type.

Numerosi lavori hanno ampiamente dimostrato che il microbiota intestinale umano può influenzare la risposta immunitaria delle mucose. Questo lavoro, per la prima volta, ci fornisce dati su un aspetto non ancora molto studiato cioè l’impatto del microbiota intestinale umano sull’outcome clinico in seguito all’esposizione a patogeni enterici, fornendo così nuovi strumenti per la gestione delle infezioni intestinali.

Fonte

Compositional and Functional Differences in the Human Gut Microbiome Correlate with Clinical Outcome following Infection with Wild-Type Salmonella enterica Serovar Typhi. Yan Zhang et al. mBio, 2018.

Di |2018-06-08T17:50:00+02:0029/05/2018|
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