Lotta contro Ebola: identificati nuovi anticorpi umani che riconoscono un sito conservato del virus

Il virus Ebola (EBOV), agente eziologico della febbre emorragica, è stato protagonista delle recenti epidemie verificatesi nei paesi dell’Africa occidentale.

Diverse strategie sono state messe in atto per contrastare l’infezione da EBOV, tra queste, il cocktail anticorpale ZMapp si è dimostrato efficace nei modelli di infezione non umani ed è stato utilizzato in protocolli di trattamento compassionevole negli esseri umani. ZMapp consiste di una miscela di tre anticorpi monoclonali (mAbs) murini chimerizzati il cui bersaglio è rappresentato dagli epitopi EBOV-specifici localizzati sulla glicoproteina di superficie del virus. Tuttavia, gli anticorpi di ZMapp non neutralizzano alcune specie del genere Ebolavirus come il virus Bundibugyo (BDBV), il virus Reston (RESTV) ed il virus Sudan (SUDV).

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Uno studio condotto nell’Università del Texas ha identificato degli anticorpi che potrebbero essere utilizzati contro diverse specie di Ebola. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati su Nature Microbiology.

Gli studiosi hanno identificato ed isolato, in tre soggetti sopravvissuti ad una infezione da Bundibugyo virus, tre anticorpi (mAbs) umani naturali cross-neutralizzanti che agiscono su un sito antigenico della regione ripetuta HR2 nella Regione Esterna Membrana-Prossimale (MPER) della glicoproteina del virus. La regione MPER è già nota per essere riconosciuta dagli anticorpi umani, infatti, sono stati identificati diversi mAbs che neutralizzano un’ampia gamma di ceppi del virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e che si legano agli epitopi conservati gp41 della regione MPER dell’HIV.

I ricercatori hanno, inoltre, dimostrato che l’immunizzazione con un peptide comprendente il sito antigenico HR2-MPER portava alla produzione di anticorpi neutralizzanti nei conigli. Gli mAbs umani cross-reattivi, neutralizzanti e protettivi, identificati dallo studio riconoscono un sito antigenico distinto e non competono per il legame con gli anticorpi terapeutici usati in passato per trattare l’infezione da EBOV. Questo suggerisce che mAbs specifici per MPER potrebbero essere utilizzati per progettare un nuovo cocktail terapeutico anticorpale che agisca contro più specie di virus Ebola.

Fonte

Broadly neutralizing antibodies from human survivors target a conserved site in the Ebola virus glycoprotein HR2–MPER region.  Andrew I. et al Nature Microbiology, 2018.

Di |2018-06-08T17:50:46+02:0029/05/2018|
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