La dieta materna durante la gravidanza ha un effetto sul microbioma intestinale del bambino dipendente dalle modalità del parto: nuovi dati

Il microbioma intestinale materno svolge un ruolo importante nella salute del bambino e nello sviluppo del suo sistema immunitario. La sua composizione nel neonato è influenzata dalla dieta materna in gravidanza e dall’allattamento, infatti durante il parto naturale e l’allattamento al seno avviene il trasferimento verticale dei microrganismi materni al bambino. Ad oggi alcuni studi hanno evidenziato associazioni tra la dieta materna prenatale ed il rischio di allergia infantile, tra l’elevato consumo di carne della madre e l’aumentato rischio di respiro sibilante nel primo anno di vita del bambino, ma poco si sa sui reali meccanismi con cui la dieta materna influisce sulla salute dei bambini.

Un team di ricercatori del Dartmouth-Hitchcock Medical Center (USA) ha esaminato il rapporto tra la dieta materna durante la gravidanza ed il microbioma intestinale di neonati di 6 settimane, correlandolo alle modalità del parto (naturale o cesareo). Gli autori hanno analizzato le feci di 145 neonati iscritti al New Hampshire Birth Cohort Study, ed hanno valutato la dieta prenatale materna mediante un questionario. Il microbiota intestinale neonatale veniva caratterizzato mediante il sequenziamento mirato della regione ipervariabile V4-V5 dell’rRNA 16S.

Lo studio, pubblicato recentemente su Microbiome, ha rivelato che il microbioma intestinale dei neonati di 6 settimane era composto prevalentemente da Enterobacteriaceae, Bifidobacterium, Bacteroides, Streptococcus e Clostridium.  In particolare, gli autori hanno identificato nell’intestino dei 97 neonati nati con parto naturale tre gruppi distinti di microrganismi: il cluster 1 caratterizzato da un’alta abbondanza di Bifidobacterium; il cluster 2 con alta predominanza di Streptococcus e Clostridium; ed il cluster 3 che esibiva invece un’elevata presenza di Bacteroides.

Questi cluster avevano caratteristiche diverse nei 48 bambini nati con parto cesareo, dove: il cluster 1 mostrava un’abbondanza di Bifidobacterium; il cluster 2 era caratterizzato da una prevalenza di Clostridium ed una bassa presenza di Streptococcus; ed il cluster 3 esibiva una prevalenza di Enterobactericeae.

Analizzando l’influenza dell’alimentazione prenatale delle madri sul microbioma dei neonati, gli autori hanno osservato che nei bambini nati con parto naturale, le probabilità di appartenere al gruppo con alta predominanza di Streptococcus e Clostridium (cluster 2) aumentavano di 2.73 volte per ogni porzione aggiuntiva di frutta consumata giornalmente dalle madri durante la gravidanza.

Nei bambini nati con cesareo, invece, le probabilità di appartenere al cluster 2 con prevalenza di Clostridium aumentavano di 2.36 volte per ogni porzione materna supplementare di latte al giorno.

Il Bifidobacterium risultava meno presente nei neonati nati naturalmente se le madri mangiavano più frutta, ma la sua presenza aumentava nei nati da cesareo in relazione al maggiore consumo di carne rossa e lavorata da parte delle madri.

Lo studio fornisce delle chiare indicazioni dell’esistenza di una relazione tra dieta materna in gravidanza, modalità del parto e composizione del microbioma intestinale del neonato; tuttavia ulteriori studi sono necessari per approfondire come questo possa influenzare la salute del bambino e per identificare i meccanismi alla base di questa relazione.

Bibliografia

Maternal diet during pregnancy is related with the infant stool microbiome in a delivery mode-dependent manner. Sara N. Lundgren et al. Microbiome, July 2018.

Di |2018-07-25T17:16:27+02:0025/07/2018|
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