HIV-1: nuovo vaccino a mosaico per la battaglia contro l’AIDS  

Quasi 37 milioni di persone in tutto il mondo sono affetti da HIV. Più di 1.8 milioni di nuovi casi di infezione da HIV-1 sono stati diagnosticati globalmente nel 2016 nonostante, infatti, il successo della terapia antiretrovirale sia per il trattamento che per la prevenzione dell’infezione, è ancora urgente un vaccino sicuro ed efficace per frenare la pandemia.

Lo sviluppo di un vaccino contro l’ HIV-1 mette i ricercatori di tutto il mondo di fronte a numerosi ostacoli scientifici che includono: l’ampia diversità genetica del virus, il rapido insediamento di reservoir virali latenti e la mancanza di comparabilità diretta tra studi preclinici e studi clinici, in termini di vaccini, regimi, programmi e test utilizzati. Tra le più grandi difficoltà per lo sviluppo di un vaccino per HIV-1 vi è anche l’elevata variabilità immunitaria dei ceppi circolanti, gli attuali candidati vaccini per l’ HIV-1 sono, infatti, limitati a specifiche regioni del mondo.

Un team di ricercatori della Harvard Medical School di Boston (USA), per affrontare la sfida della diversità globale dell’HIV-1, ha sviluppato un vaccino a mosaico che mira ad espandere la copertura immunologica del virus dell’HIV -1 di gruppo M, il vaccino contiene antigeni Env/Gag/Pol derivanti da diversi ceppi dell’HIV, erogati usando un adenovirus del sierotipo 26 (Ad26).  Il team ha valutato il vaccino Ad26.Mos.HIV con studi paralleli su umani e macachi rhesus, così da definire il regime vaccinale ottimale per migliorare l’efficacia della sperimentazione clinica.

Tra il 24 febbraio 2015 e il 16 ottobre 2015 lo studio APPROACH (doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo), ha reclutato da 12 cliniche in Africa orientale, Sudafrica, Tailandia e USA, 393 adulti sani (non infetti da HIV), di età compresa tra 18 e 50 anni. I volontari venivano assegnati in modo casuale a ricevere una delle sette combinazioni di vaccino Ad26/Mos/HIV, alcune contenenti un componente definito Modified Vaccinia Ankara (MVA) con o senza due differenti dosi della proteina gp140 dell’envelope di HIV clade C (Ad26/Ad26 plus) o un placebo. I volontari hanno ricevuto quattro vaccinazioni nell’arco di 48 settimane, in particolare, per stimolare una risposta immunitaria iniziale ogni volontario era sottoposto ad una somministrazione intramuscolare di Ad26.Mos.HIV all’inizio dello studio e dopo 12 settimane; per amplificare la risposta immunitaria, i volontari ricevevano inoltre altre due somministrazioni alla 24° e 48° settimana.

Lo studio, pubblicato su The Lancet, ha rivelato che tutti i regimi vaccinali testati esibivano sicurezza e tollerabilità favorevoli. L’evento avverso locale più comunemente segnalato era il dolore al sito di iniezione, di entità lieve o moderata. Soltanto cinque dei 393 partecipanti (1%) segnalavano almeno un evento avverso di grado 3 considerato correlato ai vaccini (dolore addominale e diarrea, aumento dell’aspartato aminotransferasi, vertigini posturali, mal di schiena e malessere). Il vaccino Ad26/Ad26 plus ad alta dose, potenziato con gp140, si dimostrava il più immunogenico suscitando alla 52° settimana risposte anticorpali Env-specifiche nel 100% dei casi e risposte della fagocitosi cellulare anticorpo-dipendente nell’ 80%; alla 50° settimana la risposta delle cellule T si verificava nell’ 83% dei casi.  Per quanto riguarda lo studio parallelo, condotto su 72 macachi Rhesus ai quali sono stati assegnati a caso uno dei cinque diversi regimi vaccinali o il placebo, anche in questo caso il vaccino mosaico Ad26/Ad26 plus gp140 presentava la risposta immunitaria più forte e duratura, offrendo una protezione del 67% nell’acquisizione di infezione da SHIV-SF162P3 (Simian Human Immunodeficiency Virus). I promettenti risultati di questo trial hanno portato il vaccino Ad26/Mos/HIV alla fase successiva di sperimentazione (fase 2b) che coinvolgerà 2600 donne dell’Africa subsahariana particolarmente esposte al rischio di contrarre la malattia.

Il vaccino Ad26/Mos/HIV offre una speranza per una svolta definitiva alla lotta contro l’HIV.

Bibliografia

Evaluation of a mosaic HIV-1 vaccine in a multicentre, randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 1/2a clinical trial (APPROACH) and in rhesus monkeys (NHP 13-19). Dan Barouch et al. The Lancet, 2018.

Di |2018-07-25T17:23:39+02:0025/07/2018|
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