Gene blaNDM-1 (New Delhi metallo-β-lactamase-1): rilevamento nell’ecosistema del suolo artico

Un team di geologi dell’Università del Kansas ha condotto delle ricerche nella regione delle Isole Svalbard, Norvegia, un luogo definito ideale per gli studi sull’antibiotico-resistenza in quanto non soffre di eccessive contaminazioni da agricoltura o industria, è poco popolato e presenta temperature annuali sufficientemente basse da preservare il materiale genetico. L’analisi Molecolare del DNA isolato da 40 campioni di terreno prelevati in otto aree, ha rilevato la presenza di 131 geni di resistenza agli antibiotici. Tra i geni di resistenza di origine alloctona (ovvero non appartenenti al suolo dell’area geografica), ha destato particolare interesse l’identificazione molecolare del gene blaNDM-1 (New Delhi metallo-β-lactamase-1). La sua presenza in queste aree geografiche sottolinea infatti la velocità con la quale si è diffuso questo gene (e quindi la velocità di diffusione delle resistenze agli antibiotici), considerando che i campioni prelevati dagli studiosi sono datati 2013, a soli due anni dalla sua prima identificazione in India nelle infiltrazioni superficiali delle aree urbane. Sul come il gene abbia raggiunto questi luoghi remoti, è stata ipotizzata una contaminazione umana attraverso rifiuti ed un contributo da parte di uccelli migratori e piccoli mammiferi che, usufruendo delle zone di acqua nei periodi di disgelo, potrebbero aver diffuso il gene.

Per maggiori informazioni https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S016041201832587X

Fonte

Clare M. McCann et al.Understanding drivers of antibiotic resistance genes in High Arctic soil ecosystems. Environment International, (125): 497-504; 2019.

Di |2019-05-02T17:20:08+02:0002/05/2019|
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