Antibiotico resistenza in ambito zootecnico: qual è il trend globale?

La crescente domanda di proteine animali rappresenta, a livello globale, la tendenza dietetica più significativa dei nostri tempi. Il passaggio alle diete ad alto contenuto proteico nei Paesi a basso e medio reddito (Low- and Middle-Income Countries, LMIC) è stato favorito dall’espansione globale dei sistemi di allevamento intensivo, in cui gli antibiotici giocano un ruolo centrale. A livello globale, il 73% di tutti gli antibiotici venduti nel mondo viene utilizzato per gli animali allevati a fini alimentari. La dipendenza dagli antibiotici per soddisfare la domanda di proteine animali, però, oltre ad avere conseguenze potenzialmente gravi per la salute pubblica, rappresenta una possibile minaccia per la sostenibilità del settore zootecnico.

Un recente lavoro, pubblicato su Science, ha utilizzato modelli geo-spaziali per produrre mappe globali di resistenza antimicrobica nei LMIC al fine di fornire, a livello politico, una base per il monitoraggio dei livelli di AR negli animali, così da indirizzare gli interventi nelle regioni maggiormente colpite dal fenomeno. Lo studio ha identificato 901 report di prevalenza provienienti dai LMIC che riportavano i tassi di resistenza antimicrobica negli animali e nei prodotti alimentari. L’analisi si è concentrata sull’AR dei più comuni patogeni alimentari: Escherichia coli, Campylobacter spp., Salmonella spp. non tifoidea e Staphylococcus aureus. I dati di prevalenza indicano che dal 2000 al 2018 la percentuale di composti antimicrobici con resistenza superiore al 50% (P50) è aumentata nei polli da 0.15% a 0.41% e nei suini da 0.13% a 0.34, con percentuali sostanzialmente stabili nei bovini nello stesso periodo di riferimento (0.12% e 0.23%). Le mappe globali di AR (disponibili su www.resisterebank.org ) evidenziano “hot-points” di AR nell’India nord-orientale, Cina nord-orientale, Pakistan settentrionale, Iran, Turchia orientale, costa sud del Brasile, Egitto, delta del Fiume Rosso in Vietnam e nelle aree circostanti Città del Messico e Johannesburg. Aree emergenti di AR risultano: il Kenya, il Marocco, l’Uruguay, il Brasile meridionale, l’India centrale e la Cina meridionale. Lo studio, inoltre, sottolinea che la densa copertura geografica delle indagini di prevalenza non è sistematicamente correlata alla presenza di “hotspots” di AR, come accade in Etiopia, Tailandia, Chhattisgarh (India) e Rio Grande do Sul (Brasile). I più alti tassi di resistenza rivelati dallo studio riguardano le classi antibiotiche più comunemente utilizzate negli allevamenti animali, cioè tetracicline, sulfamidici e penicilline. Gli Autori concludono l’analisi con alcune importanti considerazioni:

  • il portfolio di antimicrobici utilizzati per l’allevamento animale a fini alimentari si sta rapidamente esaurendo, per cui le regioni colpite dai più alti livelli di resistenza dovrebbero adottare misure immediate per preservare l’efficacia degli antibiotici considerati essenziali per la salute umana limitandone l’uso negli allevamenti;
  • le Autorità politico/economiche che coordinano la risposta internazionale all’AR, potrebbero prendere in considerazione di non sottoporre i paesi africani, che attualmente non mostrano hotspoto di AR, alle drastiche misure adottate per limitare l’accesso ai farmaci veterinari, visto che questo potrebbe compromettere lo sviluppo economico di tali aree;
  • nelle regioni in cui la resistenza sta iniziando ad emergere, esisterebbe una finestra di opportunità per limitare l’aumento della resistenza incoraggiando la transizione a pratiche di allevamento sostenibili;
  • nei Paesi ad alto reddito, dove gli antibiotici sono utilizzati nelle aziende agricole sin dagli anni ’50, si dovrebbe sostenere la transizione a pratiche di allevamento sostenibili attraverso, per esempio, un fondo globale per sovvenzionare il miglioramento nelle aziende agricole della biosicurezza e della bio-protezione.

Per maggiori informazioni: https://science.sciencemag.org/content/365/6459/eaaw1944

Fonte

Van Boeckel et al. Global trends in antimicrobial resistance in animals in low- and middle-income countries. Science, 2019.

Di |2019-11-28T10:51:17+01:0028/11/2019|
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