Nuovo Coronavirus (2019-nCoV): di cosa stiamo parlando?

29 gennaio 2020

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23 gennaio 2020

Il caso

Il 31 dicembre 2019, un focolaio di polmonite di cause sconosciute è stato segnalato nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Il 9 gennaio le autorità cinesi hanno riferito che la causa di questa polmonite virale è un nuovo tipo di coronavirus denominato successivamente 2019-nCoV, diverso da qualsiasi altro coronavirus umano scoperto finora. Al momento (23 gennaio 2020) l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha posticipato la decisione di dichiarare o meno un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Si attendono dall’istituzione internazionale, l’unica fonte autorevole in materia insieme alle nostre istituzioni (Ministero della Salute), nuove indicazioni.

Coronavirus: cosa sono e come si trasmettono

I coronavirus sono una grande famiglia di virus respiratori che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore, alla sindrome respiratoria mediorientale e alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS). La maggior parte dei coronavirus identificati nell’uomo sono stati acquisiti attraverso zoonosi, trasmessi quindi dagli animali all’uomo. Alcuni di questi virus possono essere trasmessi poi da persona a persona, spesso dopo essere andati incontro a mutazioni adattative al nuovo ospite. Per il fatto di essere virus non propri dell’uomo, la trasmissione interumana richiede di solito uno stretto contatto con un paziente infetto, un ambiente di lavoro infetto o può avvenire a livello sanitario.

Possibile origine del 2019-nCoV

I pazienti che hanno inizialmente contratto l’infezione sono stati esposti ad uno stretto contatto con animali selvatici nel mercato di Wuhan. Alcuni ricercatori hanno effettuato un’analisi completa della sequenza del genoma del 2019-nCoV confrontandola con oltre 200 coronavirus di altri animali. I risultati suggeriscono che il 2019-nCoV sembra contenere sequenze geniche del coronavirus del pipistrello e di un coronavirus sconosciuto. Secondo questi ricercatori, inoltre, il “serbatoio” più probabile del 2019-nCoV è un serpente. Questi dati sono molto recenti e nuove ed approfondite indagini saranno necessarie.

I sintomi dell’infezione

I segni e i sintomi clinici dei pazienti riportati in questo gruppo sono principalmente febbre, con alcuni pazienti che hanno difficoltà a respirare e radiografie del torace che mostrano infiltrati polmonari bilaterali. Non è noto invece se l’infezione può decorrere in modo asintomatico o subclinico. Poiché l’infezione subclinica è comune per la maggior parte dei virus, è lecito attendersi che lo sia anche per il 2019-nCoV. In questo caso il numero di infezioni potrebbe essere molto più alto. Non è chiaro infine se il soggetto asintomatico può trasmettere l’infezione o se la contagiosità, come nel caso di SARS, si possa manifestare solo alla comparsa dei sintomi. Anche per questo aspetto serviranno indagini approfondite ed estese che potranno essere eseguite solo dopo la messa a punto di test diagnostici che documentano l’esposizione al virus mediante analisi della risposta immune indotta dall’infezione.

Al momento, sono stati identificati oltre 600 pazienti infetti con oltre 20 decessi. Anche se dai dati attuali la letalità sembra essere inferiore a quella riscontrata dal virus SARS, è ancora presto per poter dare delle stime precise.

Diagnosi di laboratorio e terapia

Al momento, l’unica diagnosi eseguibile è di tipo diretto con test molecolari che individuano la presenza del genoma del virus. Non sono invece ancora disponibili test per la diagnosi indiretta che documentano l’avvenuta esposizione al virus mediante l’identificazione di anticorpi specifici. Allo stato attuale, quindi, la diagnosi è possibile solo quando l’infezione è in atto. La terapia al momento è sintomatica tesa a ridurre i sintomi respiratori. Non sono disponibili farmaci antivirali specifici e non è stata ancora dimostrata con certezza l’efficacia di antivirali a largo spettro come la ribavirina.

Come proteggersi dall’infezione

Le raccomandazioni dell’OMS al fine di ridurre l’esposizione e la trasmissione del virus sono:

  • Pulire frequentemente le mani usando un detergente a base di alcool o acqua e sapone;
  • Quando si tossisce e si starnutisce, coprire la bocca e il naso;
  • Evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia la febbre e la tosse;
  • In caso di febbre, tosse e difficoltàà respiratorie, consultare un medico
  • Se si visitassero mercati in ​​aree che attualmente presentano casi di 2019-nCoV, evitare il contatto diretto non protetto con animali vivi e superfici;
  • Evirare il consumo di prodotti animali crudi o poco cotti.

Fonti

Il Presidente e il Direttivo SIM

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Di |2020-01-30T18:10:18+01:0023/01/2020|
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