Microbiota: aspetti fisiopatologici, clinici e terapeutici

Perché un corso sul microbiota? Probabilmente perché di microbiota si sente parlare molto e spesso, purtroppo, in maniera semplicistica e fuorviante. Abbiamo pertanto sentito l’esigenza di organizzare un corso in nove moduli che, partendo dalle conoscenze di ordine metagenomico e microbiologico, passi attraverso gli aspetti fisiopatologici, per approdare al ruolo del microbiota nella medicina interna.

Come è ben noto il microbiota, insieme all’epigenetica, alle tecniche di “CRISPR Genome Editing” e alle nuove acquisizioni nel campo delle neuroscienze, rappresenta sicuramente quel “salto di paradigma” di cui parla Thomas Kuhn nel suo fondamentale libro “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”. Quindi un’interpretazione più ampia della medicina, dove l’interazione tra sistemi biologici complessi assume un ruolo fondamentale, e dove la patologia è forse da interpretare come un’interruzione dell’informazione tra reti complesse.

La complessità del microbiota è emersa in questi ultimi anni grazie agli studi di metagenomica. Per molto tempo, infatti, la flora microbica degli apparati e, in particolare del tratto ga- stroenterico, è stata studiata esclusivamente con le tecniche di microbiologia classica che prevedono l’isolamento e la coltura dei batteri e che, pertanto, riuscivano ad evidenziare solo un limitatissimo numero di batteri.

Le tecniche di metagenomica hanno invece rivelato una enorme diversità di specie microbiche in gran parte non coltivabili con i comuni terreni di coltura. La diversità del microbiota, rivelata dalle tecniche di metagenomica, ha aperto la strada a tutta una serie di studi biochimici dai quali è emerso che i batteri del microbiota producono un’enorme quantità di molecole che influenzano non solo le cellule microbiche ma an- che le cellule della mucosa intestinale.

Queste molecole comunicano con il sistema nervoso enterico (noto come secondo cervello) e con il sistema endocrino, locale e sistemico, e sono in grado anche di regolare il sistema immunitario delle mucose. Un’alterazione dell’equilibrio tra microbiota e sistema immunitario è alla base, in alcuni casi, della comparsa di uno stato infiammatorio.

La disbiosi, intesa come variazione nella composizione del microbiota con prevalenza di specie microbiche pro-infiammatorie, è in grado infatti di indurre una infiammazione locale e sistemica e la medicina moderna considera sempre di più il suo ruolo nella patogenesi di malattie endocrine come il diabete di tipo due e l’obesità, ma anche malattie autoimmuni, malattie cardiovascolari, ma soprattutto malattie neoplastiche. Inoltre, sono numerose le evidenze che dimostrano che la disbiosi intestinale abbia un ruolo nel processo di invecchiamento e in numerose malattie neuropsichiatriche, reinterpretate, almeno in parte, alla luce del concetto di “Gut-microbiota brain axis”.

Scopo del presente corso è quello di rivisitare una gran parte della medicina interna, alla luce di una nuova e sorprendente chiave di lettura che includa il ruolo del microbiota e le sue numerosissime interrelazioni nella patogenesi delle malattie.

Infine, aprendo una finestra sul futuro, cercheremo di affrontare il concetto di equilibrio tra i vari ecosistemi che si realizza non solo all’interno del nostro corpo ma anche nella natura che ci circonda e che, come ci ha insegnato e ci sta ancora insegnando la pandemia da SARS-CoV-2, dovrà da ora in poi essere al centro della nostra attenzione se vogliamo sperare in un futuro ancora possibile.

 

Referenti Scientifici: Lorenzo Emmi, Gabriella Torcia, Duccio Cavalieri

 

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Di |2021-08-27T19:18:34+02:0027/08/2021|
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